Dal prossimo anno Google attuerà la sua Privacy Sandbox, un “ambiente protetto” che mira a recuperare la fiducia degli utenti nella gestione della loro privacy standardizzando il meccanismo di tracciamento.
Lo scopo della Google Privacy Sandbox è quello di trovare un compromesso fra le esigenze di tracciamento dei digital advertiser , dal quale provengono la maggioranza dei guadagni dell’azienda, e i sempre più stringenti regolamenti di tutela dei dati personali emanati in questi ultimi anni (GDPR, CCPA).
La scelta di eliminare cookie di terze parti nasce, da quanto dichiarato dallo stesso Justin Schuh direttore di Google Engineering per Chrome, dalla volontà di rendere il web più privato e sicuro per tutti gli utenti.
Questo avrà un enorme impatto su tutti gli strumenti che fanno uso delle informazioni ricavate dalla profilazione dell’utente per veicolare servizi, contenuti e messaggi pubblicitari, generando quindi preoccupazioni tra le società del settore.
La scomparsa dei cookie di terze parti su Chrome tuttavia non significherà la fine del tracciamento e profilazione dell’utente a scopi commerciali e non, piuttosto renderà il consenso espresso dall’utente al trattamento più chiaro e consapevole.
Questo post è stato modificato l'ultima volta il 30 Aprile 2021 17:28